REPORT 2 MAGGIO 2023

Presenti: Ottavio, Mark, Libera, Maria Vittoria, Guido, Cinzia, Anna, Elena, Ezio, Oriana

Mark: legge una sua traduzione di Garcia Lorca “Romanza della luna”…muove le sue braccia la luna…se venissero i gitani farebbero del tuo cuore colonne…candore inamidato…il vento la sta vegliando – traduzione da Withman : Quando udii il dotto astronomo…incommensurabilmente divenni stanco…Mistica aria notturno

Libera: legge poesia di Benedetta: La mia vita è la mia vita…voglio essere protagonista della mia vita (esprime il suo bisogno di autonomia) – legge poesia di Manuel Cobra Momenti…dentro al mio cervello…qualcosa si incastra…sono un ragazzo amico dell’autismo…sono incastrato nella mia mente

Maria Vittoria: Scrittura impossibile …Penna ingolfata…scegliere è come un prato a primavera i fiori sono le mille parole ascoltate dai poeti…danze delle emozioni…bloccherebbe la loro incantevole leggerezza – Braghe sbusà confronta la moda dei ragazzi d’oggi di indossare pantaloni bucati con la cura che un tempo gli uomini inginocchiati per terra per raccogliere le barbabietole avevano per i loro pantaloni infatti mettevano  uno straccio sotto le ginocchia per non rovinarli

Guido: L’arco…vibra nello sforzo…nel centro perfetto di quel piccolo dolce amore che riempie ogni ferita del mio cuore – Il sogno: lungo sonno quiete immensa…abbracciai il sogno della vita

Anna: una riflessione sul limitar di vecchiezza – 

Cinzia: legge una poesia di Dino Campana  In tempo miserabile accompagnata da una riflessione dello psichiatra Andreoli : la psichiatria piatta direbbe dissociazione semantica:schizofrenia – 

Elena: Polvere: terra secca orfana di pioggia…scrutare il cielo che si scurisce…ora siamo terra irrigata – Un giorno alla stazione…i girasoli ci danno sorrisi…complicità fra di noi

Ezio: Primavera silenziosa un paragone tra la Primavera di ieri colorata e piena di rondini e il deserto primaverile di oggi …il sole brucia questo silenzioso deserto – Sogni…sudor e lagrime nel minestron dela vita…el sal dei sogni me son dimenticà

Oriana: Monologo triestino: la poetessa racconta di esser stata a Monte Grisa all’arrivo del nuovo Vescovo e di esser stata ripresa in prima fila come quella volta con il sindaco a Barcola quando gli ha chiesto di provvedere a metter altre panchine sul lungomare e poi di vedersi fotografata sul giornale – Eternità…amare oltre…non è la rosa a dare calore al profumo della vita…nell’implosa lucentezza senza luna

Ottavio: Sul molo…Canta il mare nei tuoi occhi:il ricordo di altre estati senza luce è ormai lontano- – Sotto il lampione…abbiamo danzato…occhi ridenti accompagnavano in tre quarti i nostri passi

Anna Piccioni