Questo pomeriggio c’è una simpatica opportunità di ritrovarci in un bar cittadino per l’inaugurazione della mostra d’incisioni del nostro amico poeta Ottavio Gruber. Il critico prof. Enzo Santese ci illustra la sua opera incisoria e poetica leggendo fra l’altro anche alcune poesie inerenti le incisioni stesse. A dar risalto alla festa è la lettura di poesie scritte dai poeti presenti ispirate dalle immagini e dai loro versi.

 

 

RITRATTO DI MONA LISA    di Vittorio Comisso 5 giugno 2018

 

Intingendo il pennello nello spazio …

colgo il tuo sguardo … con il tuo sorriso ironico, velato di ironia …

Sei uomo …?? donna??… o tutti e due insieme …??

Tu per me sei quadro e … specchio…

Che esplora il dentro…. e il fuori…. l’anima mia

Diretto va… il tuo sguardo..

negli occhi di chi ti ammiara …..

L’anima così viene toccata…. esce all’aperto….

emergendo dalla profondità del suo IO….

Sei tu l’oggetto….

L’essere … o avere del suo sguardo ossessivo….

sviluppo sociale … qualità… e funzioni,  viene chiarita

vista …. da ricchi e poveri… da giusti… o da imbecilli…

La realtà viene toccata dal tuo velato sorriso ….

Così guardandoti… la duplice ragione … essere … io

mi dà serenità …. gioia di vivere… pensare che la vita è fatta anche di ironia

Ha un che di sacro il tuo sorriso

E un volto che attira come falena grigia… su una fonte di luce ….

abbagliando … e incendiando … una cosa viva …

Tu per me sei quadro-specchio … nella mia vita …

guardo il tuo ritratto…. e trovo un me stessso …

In un mondo che corre, e ruota su se stesso….

Quanto di vivo c’è in noi?? …. e il tempo ??

Un scetticismo in me, … che genera ironia.

 

 

 

A Ottavio, guardando la sua mostra   di  Hari Bertoja

 

 

Trasparente cura

e intensità, ricordo:

una fotografia

delle vite che sono.

 

Nascosto il mondo che si accese,

la donna che vi scese

tra il mare geometrico

e il segno e il non segno

-sogno nella presenza,

presenza nel mistero:

quotidiano antico. 

 

 

 

  NINNA-NANNA     di  Nunzia Piccinni

 

 

Non ricordo le linee del tuo volto, ma se prendo

uno scialle dall’armadio, sento la voce

di una nonna che si siede accanto a me, parlandomi

di ciò che non si vede.

Ogni sera recitiamo

una preghiera per benedire il dono

della vita.

I tuoi capelli sono bianchi e qua e là c’è

qualche ruga, eppure non ti lamenti.

Il nonno è sprofondato nel sonno,

ma la sua mano guida il mio cuore

senza sosta.

Mi parla di Bibbia come di ciò che non è scritto

sulla sabbia.

Mi racconta del Signore che portò l’amore

sulla Terra.

Mi dice che Gesù proteggerà i miei passi,

quando voi sarete cielo per cullarmi

e stelle per seguirmi.

 

 

 

 SALVARSI SI PUO’        di   Nunzia Piccinni

 

 

Gronda di sangue e pietà quel pezzo

di legno, qui davanti a me.

E’ la croce su cui il migliore degli uomini sfidò

il peccato.

E’ il luogo di santità nel quale il male si piegò

al bene, perdonando l’odio.

L’amore ha lavato ogni impurità.

La fede ha sconfitto il sospetto.

La luce ha spalancato le porte del buio.

La sofferenza ha trovato il senso.

Il dolore ha domato il disprezzo.

Le lacrime hanno lenito i lamenti.

Chiodi hanno trafitto mani e piedi.

Spine hanno ferito il capo, per salvare anime.

In un tempo lontano su questa terra, Qualcuno è morto

per noi e da Lassù ci guarda e ci guida.

Conosce i cuori, comprende le paure, consola gli affanni.

Il sacrificio ha portato la vita.

Abbandoniamoci al Signore e Lui ci accoglierà!

 

 

 

 

NON PIANGERE MAMMA      di      Giuseppe Curci

 

Non piangere mamma

se adesso sono lontano.

Il mare mi ha costretto

a lasciare i tuoi occhi, il tuo sorriso, il tuo profumo,

i miei ulivi, la mia terra.

Ma anche se ora sono friulano,

il mio cuore è sempre lì nella tua mano.